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venerdì 5 dicembre 2008

Il Premio

Premio Amilcar Cabral
di Jorge Canifa Alves

Roma.
Giovedì 4 dicembre 2009
nell’ambito del PROGETTO CULTURALE ED ARTISTICO IN PREPARAZIONE DEL SINODO DEI VESCOVI PER L’AFRICA Roma 2009, nel corso del meeting MAKA DO PARALÍTICO Africa: Quale leadership per la pace, giustizia e lo sviluppo a 40 anni della Populorum Progressio tenutasi nella Sala stampa di Radio Vaticana, è stato presentato la quinta edizione del premio Amilcar Cabral. In serata presso il locale culturale “Drogheria delle Terre” è stato consegnato il suddetto premio a Mario Sa Gomes attivista della Guinea Bissau.


La presentazione del premio, nel corso della mattinata, ad opera della giornalista Maria de Lourdes Jesus, è avvenuta alla presenza dei relatori: Prof. Severino Elias Ngoenha; S.E.Mons. José Camnate na Bissign; Senatore Giulio Andreotti; Dott. Jean Léonard Touadi; Don Janvier Yameogo. L’argomento ha suscitato molto interesse e apprezzamento per questo premio che vuole dare ossigeno alla piccola grande Madre Africa. Mario Sa Gomes sorpreso dalla “Nomination” ha espresso comunque soddisfazione perché le idee di un grande leader come Amilcar Cabral continuano a vivere.

In serata, presso il locale capoverdiano “Drogheria delle terre”, davanti ad un pubblico entusiasta è stato consegnato il premio a Mario Sa Gomes. Diversi sono stati i commenti del pubblico presente soprattutto a sottolinea l’importanza di un premio così importante a uno come Mario Sa Gomes che deve fare i conti con la morte tutti i giorni. L’attivista e presidente dell’associazione guineense in difesa delle vittime di errori giudiziali, ha denunciato il governo e l'esercito per la complicità nel traffico di droga ed è stato costretto a nascondersi dopo che i soldati, avevano provato a raggiungerlo nella propria abitazione. Mario Sa Gomes vive da allora sotto continua minaccia di morte. Mario Sa Gomes (la cui storia si può paragonare in parte a quella di Roberto Saviano), vive sotto scorta, sotto la protezione dell’ONU, prima, e del Ministero degli Esteri dopo.

Il premio vuole incoraggiare l’opera del giovane attivista affinché si senta più forte nelle sue battaglie per il trionfo della pace e della giustizia.

Premio Amilcar Cabral

Associação cabo-verdiana em Itália distingue activista guineense Mário Sá Gomes
2008-12-04 18:20:54

Roma, 04 Dez (Inforpress) - O activista guineense dos Direitos Humanos Mário Sá Gomes é o vencedor do Prémio Amílcar Cabral, atribuído anualmente pela Associação cabo-verdiana Tabanka Onlus (Itália).

O anúncio foi feito hoje, pelo presidente da Associação, Jorge Canifa, no final de um encontro de três dias intitulado “África: cruz no meio do mar", que decorreu sala da Radio Vaticana em Roma, com vista a preparação do Sínodo africano, a ter lugar em na capital italiana em 2009.

O prémio, que vai ser entregue num encontro a lugar hoje à noite, no espaço cultural da associação Caboverdemania, foi instituído em Janeiro de 2005 e tem com o objectivo manter viva a memória de Amílcar Cabral e a afirmação do pensamento do fundador da nacionalidade cabo-verdiana.

A Tabanka Onlus é uma associação constituída, essencialmente, por jovens cabo-verdianos da segunda geração em Itália, e que se interessa, sobretudo, pela cooperação com Cabo Verde e promoção da cultura cabo-verdiana naquele país europeu.

O prémio Amílcar Cabral é conferido cada ano a personalidades e instituições que desempenharam um papel importante para a justiça, paz e para o desenvolvimento e pela boa imagem da África.

Maria de Lourdes Jesus

Inforpress/fim

Associazione Capoverdiana in Italia premia l'attivista della Guinea Mario Sà Gomes
2008-12-2008 18:20:54

Roma, 04 dic (infopress) - L'attivista guinense dei Diritti Umani Mario Sà Gomes ha vinto il premio Amilcar Cabral. Premio consegnato ogni anno dall'Associazione capoverdiana Tabanka Onlus (Italia)

La notizia di oggi è stata fatta dal presidente dell'associazione Jorge Canifa, alla fine di un tre giorni dal titolo:"Africa: croce nel mezzo del mare" che ha avuto luogo nella sala di Radio Vaticana a Roma, in vista della preparazione del Sinodo Africano che si terrà nella capitale italiana nel 2009.

Il premio che sarà consegnato questa sera nello spazio culturale Capoverdiano Cabovermania (via Ancona 13 - Roma), è stato istituito nel gennaio 2005 con l'obiettivo di mantenere viva la memoria di Amilcar Cabral e del pensiero del padre fondatore di Capo Verde come nazione.

Tabanka Onlus è una associazione formata, essenzialmente da giovani capoverdiani di seconda generazione in Italia, e che si interessa, soprattutto, di cooperazione con Capo Verde e promozione culturale nei paesi europei.

Il premio AMILCAR CABRAL viene conferito ogni anno a personalità e istituzioni che si impegnano per il trionfo della giustizia, pace e sviluppo e la creazione di una buona immagine dell'Africa.

di Maria de Lourdes Jesus






lunedì 1 dicembre 2008

Nell'ambito della Fiera della piccola e media editoria Più libri più liberi, venerdì 5 dicembre, alle ore 12, presso la Sala Ametista, si svolgerà l'incontro:

Le scrittrici e gli scrittori migranti con le Biblioteche di Roma: esperienze di intercultura nelle scuole e nelle biblioteche.

Intervengono:

Cristina Ali Farah, Jorge Canifa Alves, Ingy Mubiayi, Igiaba Scego, Ribka Sibhatu. Coordina Gabriella Sanna.


Scrittori di prima e di seconda generazione, che per le loro opere, poesie, racconti, romanzi, hanno scelto la lingua italiana, racconteranno la loro esperienza con il progetto "Storie del mondo" delle Biblioteche di Roma, che ha promosso la lettura dei loro libri da parte di centinaia di studenti delle scuole superiori e gli incontri con le autrici e gli autori all'interno delle biblioteche. Incontri fecondi e appassionanti, visti con la lente di scrittori ormai maturi e portatori di più culture e più visioni del mondo.
Si alterneranno letture di brani delle loro opere.

Palazzo dei Congressi di Roma Eur
Metro B direzione Laurentina, fermata Eur Fermi.
Servizio bus navetta gratuito (A/R) ogni dieci minuti dalla fermata della metropolitana Eur Fermi
al Palazzo dei Congressi, dall'apertura della manifestazione alla chiusura.
Venerdì gratuito per gli studenti universitari.

Per informazioni sull'incontro:
Servizio Intercultura Biblioteche di Roma
tel. 06 45430264
www.romamultietnica.it

sabato 15 novembre 2008

E se Obama fosse africano?

Traduzione di Anna Fresu

E se Obama fosse africano?
di Mia Couto (scrittore mozambicano)

Articolo pubblicato sul settimanale “Savana”, il 14 novembre 2008

Gli afric
ani si sono esaltati per la vittoria di Obama. Io sono stato uno di loro. Dopo una notte in bianco, nell’irrealtà della penombra dell’alba, mi scorrevano le lacrime quando lui ha pronunciato il discorso da vincitore. In quel momento, anch’io ero un vincitore. La stessa felicità mi aveva attraversato quando Nelson Mandela era stato liberato e il nuovo statista sudafricano intraprendeva un cammino di dignificazione dell’Africa. Nella notte del 5 novembre, il nuovo presidente nordamericano non era soltanto un uomo che parlava. Era la voce soffocata della speranza che si rialzava, liberata, dentro di noi. Il mio cuore aveva votato, anche senza permesso: abituato a chiedere poco, io festeggiavo una vittoria smisurata. Uscendo per strada, la mia città si era trasferita a Chicago, neri e bianchi respirando, nella comunione di una stessa sorpresa felice. Perché la vittoria di Obama non è stata quella di una razza sull’altra: senza la partecipazione massiccia degli americani di tutte le razze (inclusa quella di maggioranza bianca) gli Stati Uniti d’America non ci avrebbero dato motivo per festeggiare... Clicca sul logo per continuare la lettura--->

sabato 8 novembre 2008

Yes We Can!!










YES WE CAN!!!!
di Maria de Lourdes Jesus



Per me, l'elezione di Obama Barak come presidente degli Stati Uniti e' stata un riscatto di dimensione planetaria, senza precedenti nella storia martoriata degli afroamericani e dell' Africa, prima ancora che del mondo intero. I have a dream: that one day this nation will rise up and live out the true meaning of its creed: "We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal" .diceva il profeta, Martin Luther King, e quel giorno è arrivato il 4 novembre 2008 con l'elezione dell'uomo che incarna i nostri migliori sentimenti, tutte le nostre battaglie, le nostre speranze ed i nostri sogni, che oggi vediamo realizzati attraverso la presenza dell'intera famiglia Obama alla Casa Bianca. Che Dio lo protega e che sopratutto lo aiuti a mantenere sempre viva la sua intelligenza, a mantenere sempre saldo il suo cuore, a mantenere sempre determinata la sua volontà, la sua grande convinzione che si tè tradotta nella frase "yes we can", invidiato da tutti e soprattutto da Berlusconi.

Yes we can


MONANGAMBA

Naquela roça grande não tem chuva

É o suor do meu rosto que rega as plantações;


Naquela roça grande tem café maduro

e aquele vermelho-cereja

são gotas do meu sangue feitas seiva.

O café vai ser torrado,

pisado, torturado,

vai ficar negro, negro da cor do contratado


Negro da cor do contratado!


Perguntem às aves que cantam,

aos regatos de alegre serpentear

e ao vento forte do sertão:


Quem se levanta cedo? quem vai à tonga?

Quem traz pela estrada longa

a tipóia ou o cacho de dendém?

Quem capina e em paga recebe desdém

fuba podre, peixe podre,

panos ruins, cinquenta angolares

"porrada se refilares"?


Quem?


Quem faz o milho crescer

e os laranjais florescer

— Quem?


Quem dá dinheiro para o patrão comprar

máquinas, carros, senhoras

e cabeças de pretos para os motores?


Quem faz o branco prosperar,

ter barriga grande - ter dinheiro?

Quem?


E as aves que cantam,

os regatos de alegre serpentear

e o vento forte do sertão

responderão:


"Monangambééé..."


Ah! Deixem-me ao menos subir às palmeiras

Deixem-me beber marufo, marufo

e esquecer diluído nas minhas bebedeiras


"Monangambééé..."


António Jacinto [Golungo Alto, 1924- Luanda,1991], Poemas,

Casa dos Estudantes do Império, Lisboa, 1961

Monangamba – carregador, criado; 
tonga – horta, quintal; 
dedem – fruto de palmeira; 
fuba – farinha da raiz de mandioca;
marufo – vinho da palmeira.

mercoledì 6 agosto 2008


Plataforma das ONG’s cabo-verdianas

Inizialmente i nostri genitori all'estero hanno dato il "la" allo sviluppo economica di Capo Verde con le loro "rimesse" a favore dei figli, dei familiari rimasti in patria... con il tempo i figli hanno raggiunto i genitori e c'è stato un progressivo venir meno di queste rimesse in quanto "i figli" della prima generazione hanno avuto sempre meno relazioni "economiche" con il paese d'origine... In un momento in cui Capo Verde si trova ad essere in una posizione di privilegio (partner speciale U.E.) non può vedere la sua economia crollare a causa di questo processo di mancanza di "rimesse"... Il ruolo della prima generazione deve essere preso, ora, non dai singoli ma dalle associazioni che hanno interesse a collaborare con Capo Verde per mantenerne viva l'economia... tutte le associazioni devono fare uno sforzo in più per cercare e trovare fondi per collaborare insieme alle isole...
Questo il sunto dell'incontro che si è tenuto domenica 3 agosto presso l'Ambasciata di Capo Verde a Roma in via Carducci... nella foto alcuni dei partecipanti Antonio Danise (presidente Capoverdenonsolo); Elisio Rodrigues (rappresentante
Plataforma das ONG’s cabo-verdianas); Carlos Almeida (presidente Amigos de S.Nicolau); Josè Eduardo Barbosa (sua eccellenza l'Ambasciatore); Jorge Canifa Alves (presidente Tabanka onlus); Maria Silva (coordinatrice dell'incontro).

lunedì 4 agosto 2008

Giovani Capoverdiani intorno al mondo

Più si viaggia, più si conosce. La conoscenza è quello step che ti permette di non camminare ad occhi chiusi, di conoscere gli altri e di amarli oppure odiarli non per sentito dire, non per immagini stereotipate, ma perchè insieme a questi "altri" sono state vissute esperienze dirette che permettono di crescere nel giudizio vero e non creato virtualmente da altri... Benvengano dunque questi giovani capoverdiani che imparano a conoscere il mondo e a giudicarlo per quello che è, per diretta conoscenza in quanto per a favore del mondo hanno messo a disposizione le loro scarpe alate.

Diario dal Niger
di Catia dos Santos (26 anni)

agosto 2008

Niamey, Niger
, la mia prima esperienza di cooperazione, la prima volta nel Continente, nella terra ferma almeno. Un viaggio tanto agognato, un ritorno alla terra madre follemente animato dalla speranza di sentirmi a casa, vedere, conoscere e decidere.
Il primo impatto è quello dei colori familiari: la terra rossa del Sahel, sabbiosa o argillosa, sormontata da qualche arbusto che ripara dal caldo bianco del sole. E’ la stagione delle piogge che portano con sé una ventata d’aria fresca, un sollievo per le elevate temperature ma che allo stesso tempo rendono le strade non asfaltate impraticabili.
La prima cosa che si nota delle persone è la prontezza che hanno nell’offrire diversi servizi: dal trasporto delle valigie, all’apertura dello sportello, dalla vendita di carte telefoniche alla diretta richiesta, gentile ma insistente, di qualche spiccio da inviare al villaggio che in questo periodo dell’anno è bloccato dall’attesa del raccolto.
Mi è familiare la timidezza con cui inizialmente ti accolgono i Nigerini, ma altrettanto familiare la disponibilità che dimostrano poco dopo nel cercare di metterti a tuo agio. Non è caldo solo il clima, ma lo sono anche i contatti umani. Le persone sono vicine senza toccarsi fisicamente, soprattutto uomini e donne non imparentati come prevede il codice di comportamento islamico, e condividono quello che hanno, che sia un frutto o un bicchierino di the.
La cerimonia del the si apre al mattino con una piccola teiera e 4 bicchierini di vetro che vengono passati da persona a persona e trasportano nel corso della giornata un infuso di intensità sempre decrescente. I richiami del Marabou echeggiano durante tutta la giornata intonando versi del Corano anche al di fuori delle 5 preghiere canoniche e sono lanciati dagli altoparlanti installati all’esterno di ogni moschea e dalle radio sempre accese.

Le strade sono piene dei colori sgargianti degli abiti tradizionali Hausa, Zerma, Peul e dei colori pastello dei Tuareg (crema, celeste, rosa; il blu tipico è meno diffuso), interrotti da qualche jeans e maglietta aderenti. La vita è animata fin dalle prime ore del mattino: ovunque bambini che giocano, donne che preparano la colazione da vendere ai viandanti, uomini e donne in sella a biciclette e motociclette spesso rumorose, fuoristrada di qualche nigerino possidente e del personale straniero, taxi che sostituiscono i bus. L’uso del clacson è obbligatorio per chi vuole evitare di colpire pedoni che attraversano improvvisamente o motociclette che di sovente tagliano la strada, ma a volte è un segnale della precedenza: chi suona per primo passa.
Ai bordi della strada venditori di ortaggi e frutta , piccoli alimentari, Nescafé bar, negozi di telefonia, parrucchieri, filiali delle banche e giganteschi cartelloni della cooperazione internazionale primeggiano. Ai semafori ragazzi o bambini propongono le schede telefoniche, i fazzoletti o accompagnano un anziano non vedente. Quasi ogni crocevia è segnato da una caserma militare il cui numero identificativo è usato anche per designare i diversi quartieri.

E’ un posto calmo ma animato, silenzioso ma vociferante, ricco di visi sorridenti e manine pronte a muoversi in un ciao timido espresso principalmente in Zerma, Hausa e Francese.

No, non sono a casa mia, ma in quella dei vicini e sono contenta perchè avrò modo di conoscerli nell’arco di questi quattro mesi e rimuovere nel bene e nel male pregiudizi romantici o luoghi comuni fastidiosi che necessariamente accompagnano chi non vive la realtà dei Paesi africani ma l’immagine che di essi ne trasmettono membri della Diaspora, studiosi e mass media.

mercoledì 2 luglio 2008

DIAS DE CABO VERDE


Il Progetto DIAS DE CABO VERDE
(scarica brochure cliccando qui, poi cliccate su download now)
nota informativa in italiano
nota informativa in portoghese


È promosso dall’Instituto das Comunidades de Cabo Verde (IC) e
co-finanziato dalla Commissione Europea e dal Governo Portoghese.
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) è il partner
esecutivo del progetto.

Qual è l’obiettivo del progetto?
Mobilitare le risorse umane, sociali e professionali dei capoverdiani
residenti all’estero a favore del rafforzamento delle capacità in settori
chiave per lo sviluppo di Capo Verde, quali salute, educazione, infrastrutture
e turismo.
Promuovere e rafforzare i legami tra i membri della diaspora e il settore
pubblico e privato a Capo Verde e in Europa.
Contribuire a moltiplicare e rafforzare i legami transnazionali della
diaspora capoverdiana in Portogallo, Italia e Olanda.

Come?
Creando opportunità concrete per i capoverdiani che desiderano
impegnarsi nello sviluppo del proprio paese d’origine, trasferendo le
proprie competenze professionali al fine di rafforzare le capacità dei
professionisti che lavorano a Capo Verde.
Stimolando le attività imprenditoriali della diaspora a beneficio del
proprio paese.

Il progetto prevede
> La mappatura delle necessità professionali in settori chiave di Capo Verde;
> Lo sviluppo di un sito web che riporterà tutte le informazioni rilevanti,
e dove i professionisti residenti in Portogallo, Italia e Olanda potranno
registrarsi on-line, rendendo disponibile il proprio profilo per missioni
di formazione a Capo Verde;
> La creazione di un database che conterrà i profili dei professionisti
della diaspora in Portogallo, Italia e Olanda, nonché le necessità di
Capo Verde in materia di formazione professionale;
> La realizzazione di attività a sostegno dello sviluppo del settore privato,
promuovendo la diffusione di informazioni sulle possibilità di investimento
per i migranti e facilitando partenariati imprenditoriali con
Capo Verde promossi dai migranti stessi.
> L’organizzazione di missioni di formazione e collegamento a Capo
Verde.

Qual è il target?
Tutte le persone di origine capoverdiana, a prescindere dalla loro attuale
nazionalità, che vivono in Portogallo, Olanda o Italia, che desiderano
partecipare allo sviluppo di Capo Verde e che:
> Possiedono competenze e qualifiche professionali nei settori chiave
sopra elencati;
> Hanno la possibilità di lasciare temporaneamente il paese di
accoglienza per un periodo fino a tre settimane (con possibilità di
estensione), senza compromettere il loro status legale;
> Mostrino interesse e desiderio di contribuire al processo di sviluppo del
proprio paese d’origine.

Come partecipare?
Dare la propria disponibilità a partecipare in qualità di formatore a brevi
missioni a Capo Verde;
Un sito web é in corso di realizzazione, per informarvi sulle opportunità
di partecipazione a brevi missioni di formazione: sul sito avrete la
possibilità di registrare il vostro profilo e indicare la vostra disponibilità.

Qualora siate interessati a partecipare, vi preghiamo di compilare il
modulo sul retro e di inviarlo per posta o consegnarlo direttamente a:
Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM)
Missione di Roma
Via Nomentana, 62
00161 Roma
Tel.: 06 441 86 228 / 223
O via fax al numero: 06 440 25 33
Potete anche inviare una e-mail all’indirizzo diasitalia@iom.int
indicando i vostri dati personali, il vostro recapito, la vostra professione e
titolo di studio.

Il progetto sosterrà le spese di viaggio. I candidati selezionati avranno
diritto ad un contributo finanziario per la durata della missione.

Per ulteriori informazione Tabanka onlus si mette a disposizione degli utenti:
tabankaonlus@libero.it

mercoledì 25 giugno 2008

Criol dos amigos da diaspora e da terra

Amigos da diaspora e da terra… M q’re presenta-bezote algumas regras do nosso criol… M aprendè es nossa lingua da “o caboverdiano em 45 lições” di Manuel Veiga… Mas com algumas variantes… Aquel di-nos è um criol que no ta ba usà na internet, pur isso è preciso semplifica-l ainda mais: pur isso que M’ ka ta ba usà simbolo moda õ, ĉ, ˜… Claro que es lì è a nossa lingua (do amigos da diaspora… ) e por entanto quem q’re pod d’zè a propria regra pa podè ser mais sempliz pa nos tud… Sempre (always) M ta presentà, moda livro f’la, dois variant di-nos terra, aquel di S. Vicente (Sv) e aquel di Santiago (St)… bom! No podè tentà di bai…

Pa ser preciso: quem entre nos f’la engles o françes o espanhol o chinese o otra lingua ka "pode" mas “deve” traduzirlo naquel lingua tudo aquel que ta ba ser escrito em portugues… so assim è possivel uma maior comprençao da lingua entre nos por uma assim maior divulgaçao…

Quem tem uma radio o um jornal deveria buscar um espaço pa nossa lingua tambem…

Ok, agora no bai!

Primeira Liçò

Genero

Genero è inesistente na nossa lingua quando no ta tratà seres inanimados o do renho vegetal

Por exemplo

(a minha camisa branca \\\ my white camice)

Svicente/ Stiago/ Portugues

Nha kamiza bronk/ Nha kamisa branku/ A minha camisa branca

Kor pret/ kor pretu / cor preta

Arvor bonìt / arvi bunitu/ arvore bonita

Pé suje/ pé xuxu/ pé sujo

So terminaçao diz se uma palavrinha è feminino o masculino.

Terminaçao “u” em Santiago e “e” em S.Vicente indica uma palavra neutra.

Quando no ta ba tratà do reino animal, genero reaparece.

Por exemplo

Sv/ St/ Portugues

Menine - menina/ mininu - minina/ menino - menina

Boi - vaka/ boi - baka/ boi - vaca

Ome - am’djer/ omi - mudjer/ homem - mulher


Pronom pessoal sujeito

Sv / St / Portugues

N, Mi (M’) / N, Mi, Ami/ eu

Bo, bosè/ bu, bo, abo/ tu

El / el, e / ele

No/ nu, anos / nos

Bezote, (b’zot)/ boses nhos, anhos/ vos

Es / es, aes/ eles

sabato 21 giugno 2008


Trentatre anni fa le Isole del Capo Verde raggiungevano la tanto desiderata indipendenza dal Portogallo... Per celebrare quest'evento con gli amici italiani una commissione di capoverdiani a Roma, credendo nell'impegno di promozione e armonia tra le culture, organizza e realizza la manifestazione culturale della durata di una settimana in diverse zone di Roma... di seguito trovate il programma.

Tabanka onlus


IN COLLABORAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI "CARA GARBATELLA" E "ALTREVIE"

LA COMMISSIONE PER LE FESTIVITÀ DEL 5 LUGLIO 2008

Settori di PAICV, MPD, Associazioni - Amigos das Ilhas, Amigos de São Nicolau, Associazione Capoverde e non solo, Caboverdemania, Criola, Donne del Mondo, Morabeza, OMCVI, Nha Terra, Tabanka Onlus, União Cabo-Verdiana, Titina Sila, Club Sportivi - Cab Love, Fominhas, São Nicolau, Velha Guarda

Hanno il piacere di INVITARLA a partecipare

Alle festività del XXXIII° Anniversario dell’Indipendenza di Capoverde

Programma

29 GIUGNO 2008

La VILLETTA a Garbatella - Ore16,00

Saluto di Maria José Mendes Evora, Coordinatrice della Commissione per le Festività del 5 Luglio 2008

  • Esibizione artisti Capoverdiani residenti in Italia: Adão Soares Ramos e la sua Orchestra
  • Esposizione di Piatti Tipici dell’arcipelago: OMCVI e Maria Nascimento, Lucialina Rodrigues Evora, Maria e Francisca Andrade
  • Mostra di arti varie, fotografia, tessuti etc, di Marzio Marzot e di Paolo Beltrame
  • Mostra di Artigianato (quotidiano capoverdiano)
  • David Levy e i suoi quadri

Presenta: Liliana Duarte

Via Francesco Passino, 26 (vicino alla Metro B – Garbatella)


3 LUGLIO 2008

La Provincia di Roma via IV Novembre - Ore16,00

IMMIGRAZIONE IN ITALIA: Riflessioni e dibattiti

On. Mercedes Frias, Immigrazione italiana, ieri ed oggi

On. Manuel Monteiro, Capoverde e il partenariato con l’Unione europea

· On Miguel Souza, La partecipazione degli Emigranti nel processo democratico di Capoverde

· Dott. Franco Pittau, Dinamiche del lavoro e fabbisogni professionali: limiti e prospettive per i Migranti

· Rappresentanti delle Istituzioni Italiane: Immigrazione in Italia: QUALI PROSPETTIVE?

Coordina Jorge Alves Canifa


Via Francesco Passino, 26 (vicino alla Metro B - Garbatella)

4 LUGLIO 2008

La VILLETTA a Garbatella - Ore16,00

Proiezioni di film e documentari capoverdiani

Esposizioni di mostre varie: fotografia, tessuti etc.

Esposizione di una mostra di Artigianato


Via Francesco Passino, 26 (vicino alla Metro B – Garbatella)

5 LUGLIO 2008

Ricevimento delle Comunità capoverdiane (residenti in altre città italiana)

Coordinano: Maria da Luz D. Cosmo, João C. Livramento e Francisco Silva Brito

Campo Sportivo - Procalcio Roma (Zona Tiburtina) - Ore 10.30

· Torneo del Calcio

Premiazione delle squadre vincitrici

Coordinano: António Fortes, Joaquim Lima Mendes, Manuel Neves Spencer


Serata danzante: Esibizione del gruppo “SCALABRODE”, provenienti dall’Isola del Sal

· Esibizione artisti residenti in Italia, Adão Soares Ramos e gli altri

DEEJAY: ORLANDO RAMOS

Via di Pietrallata 159/A

Coordinano: Armindo Duarte, Carlos A. Oliveira, Maria Luisa Santos, Alfredo José Ameida

Con il sostegno di: João de Deus Monteiro e Rosa Monteiro

6 LUGLIO 2008

GIOVENTU’ CAPOVERDIANA ALL’ESTERO: confronto con i giovani e il Paese di origine”

Istituto “TRA NOI”, Via Monte del Gallo, 113 - Ore 15.30

· Apertura: Balletto dei bambini capoverdiani, con il coordinamento di Maria de Lourdes Duarte

Presentano: Ireneo Spencer e Jacira Andrade da Cruz

Apertura Solenne

1. Saluti di Sua Eccellenza, l’Ambasciatore di Capo-Verde in Italia, Dr. José Eduardo Barbosa

2. Messaggio delle Organizzazioni Capoverdiane dislocate sul Territorio italiano

3. Rolando Borges: Gioventù Capoverdiana all’estero: confronto con i giovani e il Paese d’origine

4. E’ stato invitato Paolo Ferrero, PRC (Ministro Solidarietà Sociale del precedente Governo), I Giovani Immigrati in Italia

5. Marilena Rocha e Benny Almada: I Giovani Capoverdiani in Italia

· Dibattiti

Coordina: Alicia Maria Araujo Lopes

II PARTE

Avv. Mario Lana, Poesie e brevi riflessioni sulla vita di Amilcar Cabral

Arti “Marziali”, dimostrazione di Osvaldo Gomes (Vavà)

Varietà di Danze di: Ilidio Bandeira

La Nuova Generazione Musicale: Black Company, Tiziana Ramos, Carlos Silva e Jessica Lopes

Danza delle “Batucadeiras”

Musiche capoverdiane

Presentano: Ireneo Spencer e Jacira Andrade da Cruz

Conclude
Maria José Mendes Evora: Coordinatrice della Commissione per le Festività del 5 Luglio 2008

Rinfresco e Divertimento

ORE 21 TEOPHILO CHANTRE A VILLA ADA

mercoledì 14 maggio 2008

Intermundia


Intermundia 2008 (28-30 maggio)

Roma Piazza Vittorio dalle ore 10 fino alle 22.

Oltre ad avere uno stand fisso per tutti i giorni con mostre su artigianato, giocattoli e tessuti capoverdiani sono previste anche dei laboratori di attività culturali.
Programma per i laboratori e le attività delle associazione raccolte sotto lo stand “Le nostre Afriche”.

27 maggio

- dalle 10.00 a finire: allestimento dello stand (mostre, banchetti, pannelli, materiale in vendita, giornale murale, etc) (tutti!!!)

28 maggio

- ore 9.00: inaugurazione

- ore 10.00: laboratorio sulle fiabe africane (Baobab, Kilimangiaro)

- ore 17.00: laboratorio sulle seconde generazioni (Migra, Tabanka)

- ore 20.00: animazione Steven Emejuru (Baobab)

29 maggio

- ore 10.00: animazione “Bulimundo” (Tabanka)

- ore 17.00: laboratorio sui leader africani e le donne nuove leader (Nielity, Omcvi, Tabanka)

ore 20.00:animazione “Torneo di oril (were)” (Tabanka)

crediamo in un mondo migliore

Cooperazione internazionale

2005-2006:

Con la F.A.I (Fondo aiuti internazionali), Svizzera – ristrutturazione di 10 case per famiglie disagiate nella capitale capoverdiana, Praia. La realizzazione di questo progetto ha visto scendere in campo per la prima volta Tabanka onlus che ha potuto contare sul lavoro congiunto degli assessori del Comune di Praia. Le sinergie tra le parti ha portato alla realizzazione del progetto in meno di dodici mesi sotto la sorveglianza tecnica di un socio della onlus già presente sul territorio.

2006:

Con L’ISTITUTO DELLE COMUNITA’ a Capo Verde e il PROVINCIA DI ASCOLI PICENO - realizzazione di 2 progetti: laboratorio del cucito in S. TOME’ e PRINCIPE la costruzione di un pozzo d’acqua in Angola. I due progetti realizzati fuori da Capo Verde ha potuto contare comunque sull’aiuto di una struttura governativa capoverdiana come lo è l’ISTITUTO DELLE COMUNITA’ (IC) e sul Provincia di Ascoli Piceno. I due progetti sono stati indirizzati ad aree con un’alta percentuale di povertà e con una consistente presenza della diaspora capoverdiana.

2008:

Con la PROVINCIA DI VITERBO – realizzazione di 100 servizi sanitari per Praia. In un discorso di ammodernamento urbanistico, sociale e sanitario della Capitale, l’allora sindaco Filisberto Vieira chiedeva alle varie associazioni della diaspora un contributo economico da impiegarsi nelle varie famiglie con maggiori difficoltà economiche della capitale. Tabanka ha potuto contare sulla Provincia di Viterbo per la realizzazione del progetto.

Lettori fissi