di Jorge Canifa Alves
Roma.
Giovedì 4 dicembre 2009
nell’ambito del PROGETTO CULTURALE ED ARTISTICO IN PREPARAZIONE DEL SINODO DEI VESCOVI PER L’AFRICA Roma 2009, nel corso del meeting MAKA DO PARALÍTICO Africa: Quale leadership per la pace, giustizia e lo sviluppo a 40 anni della Populorum Progressio tenutasi nella Sala stampa di Radio Vaticana, è stato presentato la quinta edizione del premio Amilcar Cabral. In serata presso il locale culturale “Drogheria delle Terre” è stato consegnato il suddetto premio a Mario Sa Gomes attivista della Guinea Bissau.
La presentazione del premio, nel corso della mattinata, ad opera della giornalista Maria de Lourdes Jesus, è avvenuta alla presenza dei relatori: Prof. Severino Elias Ngoenha; S.E.Mons. José Camnate na Bissign; Senatore Giulio Andreotti; Dott. Jean Léonard Touadi; Don Janvier Yameogo. L’argomento ha suscitato molto interesse e apprezzamento per questo premio che vuole dare ossigeno alla piccola grande Madre Africa. Mario Sa Gomes sorpreso dalla “Nomination” ha espresso comunque soddisfazione perché le idee di un grande leader come Amilcar Cabral continuano a vivere.
In serata, presso il locale capoverdiano “Drogheria delle terre”, davanti ad un pubblico entusiasta è stato consegnato il premio a Mario Sa Gomes. Diversi sono stati i commenti del pubblico presente soprattutto a sottolinea l’importanza di un premio così importante a uno come Mario Sa Gomes che deve fare i conti con la morte tutti i giorni. L’attivista e presidente dell’associazione guineense in difesa delle vittime di errori giudiziali, ha denunciato il governo e l'esercito per la complicità nel traffico di droga ed è stato costretto a nascondersi dopo che i soldati, avevano provato a raggiungerlo nella propria abitazione. Mario Sa Gomes vive da allora sotto continua minaccia di morte. Mario Sa Gomes (la cui storia si può paragonare in parte a quella di Roberto Saviano), vive sotto scorta, sotto la protezione dell’ONU, prima, e del Ministero degli Esteri dopo.
Il premio vuole incoraggiare l’opera del giovane attivista affinché si senta più forte nelle sue battaglie per il trionfo della pace e della giustizia.
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