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venerdì 5 dicembre 2008

Il Premio

Premio Amilcar Cabral
di Jorge Canifa Alves

Roma.
Giovedì 4 dicembre 2009
nell’ambito del PROGETTO CULTURALE ED ARTISTICO IN PREPARAZIONE DEL SINODO DEI VESCOVI PER L’AFRICA Roma 2009, nel corso del meeting MAKA DO PARALÍTICO Africa: Quale leadership per la pace, giustizia e lo sviluppo a 40 anni della Populorum Progressio tenutasi nella Sala stampa di Radio Vaticana, è stato presentato la quinta edizione del premio Amilcar Cabral. In serata presso il locale culturale “Drogheria delle Terre” è stato consegnato il suddetto premio a Mario Sa Gomes attivista della Guinea Bissau.


La presentazione del premio, nel corso della mattinata, ad opera della giornalista Maria de Lourdes Jesus, è avvenuta alla presenza dei relatori: Prof. Severino Elias Ngoenha; S.E.Mons. José Camnate na Bissign; Senatore Giulio Andreotti; Dott. Jean Léonard Touadi; Don Janvier Yameogo. L’argomento ha suscitato molto interesse e apprezzamento per questo premio che vuole dare ossigeno alla piccola grande Madre Africa. Mario Sa Gomes sorpreso dalla “Nomination” ha espresso comunque soddisfazione perché le idee di un grande leader come Amilcar Cabral continuano a vivere.

In serata, presso il locale capoverdiano “Drogheria delle terre”, davanti ad un pubblico entusiasta è stato consegnato il premio a Mario Sa Gomes. Diversi sono stati i commenti del pubblico presente soprattutto a sottolinea l’importanza di un premio così importante a uno come Mario Sa Gomes che deve fare i conti con la morte tutti i giorni. L’attivista e presidente dell’associazione guineense in difesa delle vittime di errori giudiziali, ha denunciato il governo e l'esercito per la complicità nel traffico di droga ed è stato costretto a nascondersi dopo che i soldati, avevano provato a raggiungerlo nella propria abitazione. Mario Sa Gomes vive da allora sotto continua minaccia di morte. Mario Sa Gomes (la cui storia si può paragonare in parte a quella di Roberto Saviano), vive sotto scorta, sotto la protezione dell’ONU, prima, e del Ministero degli Esteri dopo.

Il premio vuole incoraggiare l’opera del giovane attivista affinché si senta più forte nelle sue battaglie per il trionfo della pace e della giustizia.

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Cooperazione internazionale

2005-2006:

Con la F.A.I (Fondo aiuti internazionali), Svizzera – ristrutturazione di 10 case per famiglie disagiate nella capitale capoverdiana, Praia. La realizzazione di questo progetto ha visto scendere in campo per la prima volta Tabanka onlus che ha potuto contare sul lavoro congiunto degli assessori del Comune di Praia. Le sinergie tra le parti ha portato alla realizzazione del progetto in meno di dodici mesi sotto la sorveglianza tecnica di un socio della onlus già presente sul territorio.

2006:

Con L’ISTITUTO DELLE COMUNITA’ a Capo Verde e il PROVINCIA DI ASCOLI PICENO - realizzazione di 2 progetti: laboratorio del cucito in S. TOME’ e PRINCIPE la costruzione di un pozzo d’acqua in Angola. I due progetti realizzati fuori da Capo Verde ha potuto contare comunque sull’aiuto di una struttura governativa capoverdiana come lo è l’ISTITUTO DELLE COMUNITA’ (IC) e sul Provincia di Ascoli Piceno. I due progetti sono stati indirizzati ad aree con un’alta percentuale di povertà e con una consistente presenza della diaspora capoverdiana.

2008:

Con la PROVINCIA DI VITERBO – realizzazione di 100 servizi sanitari per Praia. In un discorso di ammodernamento urbanistico, sociale e sanitario della Capitale, l’allora sindaco Filisberto Vieira chiedeva alle varie associazioni della diaspora un contributo economico da impiegarsi nelle varie famiglie con maggiori difficoltà economiche della capitale. Tabanka ha potuto contare sulla Provincia di Viterbo per la realizzazione del progetto.

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