Inizialmente i nostri genitori all'estero hanno dato il "la" allo sviluppo economica di Capo Verde con le loro "rimesse" a favore dei figli, dei familiari rimasti in patria... con il tempo i figli hanno raggiunto i genitori e c'è stato un progressivo venir meno di queste rimesse in quanto "i figli" della prima generazione hanno avuto sempre meno relazioni "economiche" con il paese d'origine... In un momento in cui Capo Verde si trova ad essere in una posizione di privilegio (partner speciale U.E.) non può vedere la sua economia crollare a causa di questo processo di mancanza di "rimesse"... Il ruolo della prima generazione deve essere preso, ora, non dai singoli ma dalle associazioni che hanno interesse a collaborare con Capo Verde per mantenerne viva l'economia... tutte le associazioni devono fare uno sforzo in più per cercare e trovare fondi per collaborare insieme alle isole...
Questo il sunto dell'incontro che si è tenuto domenica 3 agosto presso l'Ambasciata di Capo Verde a Roma in via Carducci... nella foto alcuni dei partecipanti Antonio Danise (presidente Capoverdenonsolo); Elisio Rodrigues (rappresentante Plataforma das ONG’s cabo-verdianas); Carlos Almeida (presidente Amigos de S.Nicolau); Josè Eduardo Barbosa (sua eccellenza l'Ambasciatore); Jorge Canifa Alves (presidente Tabanka onlus); Maria Silva (coordinatrice dell'incontro).