domenica 20 dicembre 2009
CORAGEM & BOAS FESTAS PADOCE D'CEU AZUL
As féstas estão aproximandose e chamando poderosamente para entrar! E como todos anos, o convite para entrar para nós de Tabanka onlus (Administração e todos os membros), é representado por um cartão que nos traz de volta a Cabo Verde, com suas imagens e suas belezas! Este ano, para nós cabo-verdianos, è estado um ano difícil e também corremos o risco de não celebrar o Natal para nada. Por esta razão, o nosso cartão de Natal quer ser uma dedicação de felicitações e encorajamento aos nossos compatriotas e a nossa Amada Terra que ainda estão no drama das chuvas de setembro e outubro ...
Tabanka Onlus
Administração, membros
e o Presidente Jorge Canifa Alves
giovedì 29 ottobre 2009
Una lettera bagnata
Carissimi,
non vi ho scritto prima perche' dove mi trovavo era impossibile raggiungere l'internet.
Non ho parole per descrivervi quello che abbiamo e stiamo vivendo. le foto ed i filmati che avete visto e le strade ostruite sono di nuovo nelle stesse identiche condizioni e in alcuni casi ancora peggiore, perche' la dimensione della tragedia che ha colpito la nostra isola e' ancora piu' vasta ed i danni incalcolabile.
la cosa peggiore di tutto, secondo me, e' che buona parte della popolazione si sta scoraggiando. Sono previste altre pioggie per il 26/27/28 ottobre e siamo tutti molto preoccupati.
Dovete continuare a organizzare per chiedere aiuti per S. Nicolau. le prime pioggie hanno colpito Vila e Covuada ma quest'ultima ha travolto altre citta' come Juncalinho e buona parte degli orti sono stati distrutti. Ve lo immaginate la potenza dell'acqua che si porta dietro intero albero di mango, di mendoeira, vetture, animali domestici come capre, maiali. Un fiume che travolge tutta la esplanada passa davanta al Municipio e prosegue per Terreiro, plurinho Stancha de Baixo ingrossando sempre di piu' lungo il percorso?
Quando al mattino ho visto la minha citta' cosi' devastata mi sono chiesta come mai siamo ancora vivi. E' stato una notte di terrore, quella del martedi scorso. Non potevo andare da nessuna parte perche' non si vedeva niente per l'intensita' della pioggia. Non poteve muoverti perche' il fiume scendeva da tutte le parti.
E' una situazione molto triste. Fra un po' mi incontrero' con il Sindaco . Dunque se sapete di iniziative a favore di S. Nicolau, spedite una mail subito, ok?
State bene e chiamate sempre, ogni volta che potete, per dare forza alla popolazione.
Vi sto scrivendo queste righe ma sono profondamente ancora molto scossa. Se questo computer fosse un foglio di carta arriverebbe da voi tutto bagnato perche' non riesco a trattenermi le lacrime in questo momento che vi sto scrivendo di questa tragedia che non sappiamo quando finisce.
state bene
lourdes
sabato 10 ottobre 2009
Progetto: CASA BRAVA!
giovedì 17 settembre 2009
Dia d'chuba bem
EMERGENZA A S.NICOLAU!
di Catia dos Santos
Tabanka Onlus si vuole unire a loro e chiede ai suoi sostenitori di aiutare con un piccolo contributo l’opera di riabilitazione delle vie di comunicazione per permettere l’accesso dei soccorsi alle zone più colpite.
Tabanka Onlus
Viale delle Milizie 108, 00192 Roma - Italia
Banca: Credito Artigiano – Agenzia 1
IBAN: IT 81 K 03512 03200 000000008679
Causale: Solidarietà S. Nicolau.
16.09.2009
Dia d'chuva a S.Nicolau, Cabo Verde!
foto di Carlos Gomes (inviate da Tancha).
domenica 13 settembre 2009
STOP MGF
STOP MGF Mai più mutilazioni genitali femminili
“In Italia sono circa 90mila le donne immigrate che hanno subito le pratiche della mutilazione genitale femminile MGF), diffuse in 28 paesi africani, in Medio Oriente e nel sud est asiatico.
Inoltre esiste un alto rischio che le figlie di queste donne, bambine e adolescenti, subiscano tali pratiche nel corso della loro permanenza in Italia o durante un periodo di vacanza nel paese dei genitori”. Questi i risultati presentati da Pilar Saravia, presidente dell’Associazione NoDi – I nostri diritti - a conclusione del progetto STOP MGF, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le vittime di queste pratiche, supportate nel nome della tradizione, sono soprattutto bambine tra i 4 e i 15 anni: l’età a rischio è soggetta ad un graduale abbassamento per evitare eventuali resistenze da parte delle stesse bambine, che, una volta adulte, subiranno con gravi conseguenze psicologiche sofferenze fisiche provocate da malattie, rapporti sessuali dolorosi, infertilità, infezioni e parti pericolosi.
L’Associazione NoDi, che da anni s’impegna in azioni concrete per il rispetto della dignità della donna immigrata in Italia, ha affrontato il difficile tema delle mutilazioni genitali femminili attraverso una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione tra la popolazione migrante, proveniente dai paesi a rischio e insediata nella Regione Lazio.
Il progetto STOP MGF, iniziato nel febbraio 2007, si è sviluppato attraverso tre fasi: formazione degli operatori socio sanitari, curata dal San Camillo – Forlanini, ricerca del fenomeno, realizzata dall’IRPPS-CNR, e sensibilizzazione/prevenzione delle comunità interessate, seguita da NoDi.
In venti mesi l’associazione NoDi ha mappato i luoghi d’incontro e dei servizi utilizzati dalle comunità a rischio sul territorio laziale, ha incontrato i mediatori culturali, ha prodotto e distribuito materiale cartaceo sul tema. Ha quindi realizzato incontri di sensibilizzazione e informazione con gruppi di vittime o a rischio di MGF nelle cinque province laziali per un totale di 800 donne. Infine ha realizzato il sito d'informazione www.stop-mgf.org che ospita anche un forum per lo scambio di esperienze.
Se nel parlare dell’argomento la prima reazione delle donne coinvolte è la diffidenza, la parola chiave per rompere il silenzio è quella della salute, un diritto garantito dalle leggi nazionali dei paesi a rischio, che tendono a contrastare tali pratiche pur trovando grandi difficoltà nella loro applicazione, soprattutto nel contesto rurale.
In Italia le MGF sono un reato punibile con il carcere (Legge 9 gennaio 2006 n. 7): l’obiettivo è quello di scoraggiare l’uso di queste pratiche nella società italiana.
INFO www.stop-mgf.org
UFFICIO STAMPA: email maipiumgf@gmail.com
Maria de Lourdes Jesus cell 3391737455
Ilaria Marchetti cell 3381917190
Francesca Vitalini cell 3393390878
sabato 6 giugno 2009
mercoledì 20 maggio 2009
il video degli OUTSIDERS
prima di tutto pensiamo ai giovani... pensiamo a mostrargli un futuro diverso... quello dove loro sono i protagonisti e non passivi spettatori!
con invito a partecipare!
mercoledì 13 maggio 2009
Vento di Mar, Traze-M um cretcheu!
Martedì 12 maggio 2009. Roma Cafè Cretcheu di via Ancona 13. L' Evento organizzato da Tabanka onlus e Caboverdemania ha preso vita alle 19.00 alla presenza di autorità italiane e capoverdiane, di giornalisti e di molti appassionati della musica capoverdiana.
Capo Verde Terra d'Amore, è stato così lanciato dal suo progettista Alberto Zeppieri da anni con i piedi e la testa dentro l'arcipelago delle Esperidi.
Serata condotta da Maria de Lourdes che ha sottolineato l'importanza internazionale del progetto. A Lei ha fatto seguito lo Stesso Zeppieri che ha puntato l'argomento sulla qualità della musica capoverdiana e degli interpreti italiani, tenendo a sottolineare che tutto il ricavato dalla vendita dei CD andrà al Pam (Programma Alimentare Mondiale).
Ottimo intervento dell'Ambasciatore Josè Eduardo Barbosa, sempre attivo in prima linea nella promozione di ciò che rappresenta il meglio per Capo Verde, in un discorso di unione di due culture per molti aspetti simili, anche nell'amore verso la regina dai piedi scalzi: Cesaria Evora.
L'incontro è stato arricchito dalle presenza dell'assossore Casciani e dai diversi artisti interpreti delle nuove mornas italo-capoverdiane.
A seguire i molti presenti hanno potuto prendere parte ad un aperitivo capoverdiano preparato dalle socie di Capoverdemania.
In attesa dell'uscita del volume 2 l'invito è quello di lasciarsi trasportare da questo vento che soffia dal mare con voce italiana... il CD vedrà la sua uscita venerdì 15 maggio.
Il Razzismo in ITALIA esiste: ecco come se ne parla in OUTSIDERS
“Alla fine e soltanto alla fine capirono di essere stati tagliati fuori”
OUTSIDERS
6-7-8-9 Giugno 2009
Teatro dell'Angelo
(via Simone de Saint Bon n.19, Roma Metro Ottaviano)
ore 21.00
Uno spettacolo teatrale che parla di integrazione, seconde generazioni, razzismo, società, immigrazione. Uno sguardo su una società che sta cambiando più in fretta di quanto possa sembrare, un grido di denuncia proiettato verso un futuro che si preavvisa sempre più pieno di odio e spaccature. Un'analisi a 360° su questa società italiana sempre più multietnica, ma mai così chiusa. Fresco, intenso, arrabbiato, giovane: tutto questo è OUTSIDERS. Una rappresentazione che andrà in scena dal 6 al 9 giugno 2009 al Teatro dell’Angelo
(Via Simone di Saint Bon n. 19 - Roma) alle ore 21.00 e può contare
sulla partecipazione straordinaria di Antonello Avallone.
Lo spettacolo è scritto, diretto e interpretato da under 30, giovani capoverdiani ed eritrei di “seconda generazione” e giovani italiani che condividono con loro le difficoltà del vivere in questa società e la passione per il teatro.
Alla difficoltà del vivere l’età adolescenziale, dove tutto è fonte di grande emozione e caos sentimentale, spesso si aggiunge una profonda difficoltà di integrazione culturale. Questa è la nuova realtà italiana, dove la mutlietnicità nasconde ancora scenari di forte lontananza culturale.
OUTSIDERS è un progetto dell’Associazione culturale Tabanka onlus, patrocinato dall’Ambasciata Capoverdiana in Italia, finanziato dall’Unione Europea programma Gioventù in azione e dal Comune di Roma.
OUTSIDERS
Scritto da Jessica Costa Moreno e Francesco Talarico
regia Walter do Rosario
interpreti: Alice Giacopini; Linda Evora; Oriana Sena; Corrado Ruffini; Biniam Johannes; Jennifer Monteiro; Benny Hopffer Almada; Cateline Hopffer Almada;
con la partecipazione straordinaria di Antonello Avallone.
Biglietto intero 16€
Biglietto ridotto (under 26) 13€
INFO E PRENOTAZIONI PER LO SPETTACOLO
06.37513571 – 06.37514258
La descrizione dell'evento è presente anche su Facebook alla voce "outsiders"
UFFICIO STAMPA Tabanka onlus
Francesca Vitalini 3393390878
martedì 5 maggio 2009
5xmille a Tabanka onlus
Il 5xMille di quest'anno puoi donarlo a Tabanka onlus per sostenere i nostri progetti di cooperazione e di promozione culturale in un discorso che vuole coinvolgere i giovani affinchè partecipino attivamente alle vicende di questo paese: l'Italia, con la possibilità concreta di fare la stessa cosa per Capo Verde!
venerdì 1 maggio 2009
Capo Verde Terra d'Amore
presentano la conferenza stampa su
Capo Verde Terra d'amore
martedi 12 maggio alle ore 19.00
in via Ancona 13, Roma
Progetto musicale, culturale ed umanitario.
"Nella primavera del 2006 ero in vacanza a Capo Verde e - come sempre faccio - ho ‘saccheggiato’ negozi e bancarelle per procurarmi musica del posto, difficilmente rintracciabile in Europa. C'era un brano del 2000, che non avevo mai sentito prima. Non so perché ma l'ho immaginato cantato da Ornella Vanoni in italiano. Così ne ho fatto un libero adattamento e poi ho cercato Ornella per proporglielo. Due giorni dopo averle spedito una e-mail, squilla il cellulare alle 8:30 di mattina: 'Sono Ornella Vanoni, sono molto interessata alla canzone...'
Il brano era 'Buona Vita' ('Roda Vida' nel testo originale in creolo) di Teofilo Chantre. Da lì è nato tutto!" (Alberto Zeppieri)
Capo Verde, terra d’amore
LE CANZONI E GLI INTERPRETI DEL VOLUME 1
Produzione Numar Un in collaborazione con Lusafrica – stampa e distribuzione Sony Music Italy
Titolo adattamento italiano (tra parentesi: Titolo Originale) - Interprete
1) CREPUSCOLARE SOLITUDINE (Crepuscular Solidão) - Cesaria Evora e Gianni Morandi
2) BUONA VITA (Roda Vida) - Ornella Vanoni e Teofilo Chantre
3) LA MIA PICCOLA CITTÀ (Petit Pays) - Bungaro
4) IL CIBO DELLA FESTA (Modje Trofel) - Giua
5) INCANTO (Encanto Di Cretcheu) - Eugenio Bennato e Teofilo Chantre
6) ASSENZA (Auséncia) - Patrizia Laquidara
7) CANTA, MIA AMATA CAPO VERDE (Canta Cabo Verde) - Teofilo Chantre
8) SEGRETI AL CHIAR DI LUNA (Segredo Na Luar) – Lucilla Galeazzi e Peppe Voltarelli
9) LINDA PEREZ MIMOSA (Eres Mimosa) - Antonella Ruggiero
10) SULL’AVENIDA MARGINAL (Avenida Marginal) - Mario Lavezzi e Antonino
11) QUESTO AMORE (Saia Travada) - Grazia Di Michele
NATO IN ITALIA
NATO IN ITALIA,
FIGLIO DI IMMIGRATI:
CITTADINO ITALIANO? QUANDO E COME?
Se ne parlerà così a Roma, il prossimo 7 maggio alle ore 16,30 - SALA BERNINI, RESIDENZA DI RIPETTA, Via di Ripetta 231 - nella Tavola Rotonda organizzata dall’Osservatorio UGL sui fenomeni sociali e in collaborazione con la nostra associazione.
Per ottenere la Cittadinanza italiana devono infatti sottoporsi – al compimento del 18° anno di età – ad un iter burocratico lungo e complesso, che non sempre termina con esiti positivi per il richiedente, con conseguenti e inevitabili gravi problemi di inserimento sociale e di identità.
Sono tanti, sono infatti circa 530.000 i nostri concittadini che vivono tale disagio, e tale fenomeno è destinato a crescere in modo esponenziale nei prossimi anni; nel 1992 infatti sono stati solo seimila i ragazzi nati in Italia da genitori derivanti da altri paesi, mentre sono stati ben cinquantunomila quelli nati nel 2005. E’ una questione di civiltà; come nel resto di gran parte d’Europa, è ormai il caso di adottare anche in Italia il concetto giuridico dello “ius soli”, in sostituzione di quello superato dello “ius sanguinis”.
Programma completo su: associazione puntoeacapo
sabato 11 aprile 2009
Terremoto i abruzzo: i capoverdiani ci sono!
"di Jorge Canifa Alves"
In data odierna si è tenuto, presso l'ambasciata del Capo Verde a Roma, l'incontro con i rappresentanti della comunità capoverdiana in Italia per organizzare una Campagna di aiuti in favore dell'Abruzzo, messa in ginocchio dal terribile terremoto dei giorni passati. L'ambasciatore di Capo Verde in Italia, Josè Eduardo Barbosa, ha aperto l'incontro illustrando il quadro critico che si presenta in questi giorni ai nostri occhi e mettendo l'accento sul fatto che debba essere immediata l'azione di soccorso da mettere in atto a sostegno della popolazione colpita dal sisma dei giorni precedenti. La situazione difficile dell'Italia centrale di questi giorni, vive di quella stessa criticità che l'arcipelago vive da secoli a causa delle catastrofi naturali: siccità e eruzioni vulcaniche. "Ma non è alla situazione della nostra terra natia che dobbiamo guardare, " afferma l'Ambasciatore "ma a quella della terra in cui noi attualmente viviamo, alla terra, alla nazione in cui noi oggi viviamo. Poichè noi oggi facciamo parte di questa nazione, dobbiamo essere molto solidali con lei che ci appartiene nel bene e nel male. Le istituzioni politiche capoverdiane hanno già espresso il loro dolore per questa drammatica situazione, al primo ministro italiano e al Presidente della Repubbli Giorgio Napolitano. Gli stessi organi di informazione hanno trattato con molto rispetto l'argometo. L'ambasciatore si è soffermato sulla questione: cosa possiamo fare noi residenti sul territorio, poichè se è vero che Capo Verde come stato non può fare niente, come esplicitamente richiesto dal capo del governo italiano, la situazione cambia per quanto riguarda noi che viviamo qui, e che per questo abbiamo il dovere morale e civile di cercare di poter aiutare queste persone! Questa sua affermazione trova tutti i rappresentanti delle varie associazioni d'accordo, in quanto alcuni si erano già attivati individualmente, ma si sente la necessità di operare come gruppo, come collettivo per poter sostenere con più efficacia queste popolazioni che in un solo attimo hanno perso tutto. Quindi è seguita una breve discussione sulla necessità di attivarsi il prima possibile, sensibilizzando la nostra gente attraverso i nostri organi di stampa, volantini, blog etc. etc.. I rappresentanti sono arrivati alla conclusione che sarebbe meglio non inviare generi alimentari o di primo soccorso, ma pensare ad un fondo economico da rimpinguare attraverso serate musicali, teatrali e quant'altro per devolvere poi in un'unica soluzione agli organi amministrativi del territorio. Il tempo che il gruppo si è dato per la raccolta è di un mese dopodichè si tratterà di contattare chi di dovere per la consegna dei beni raccolti. In ultimo l'attenzione è stata rivolta ai quattro capoverdiani che vivendo sul territorio terremotato vivono in diretta, in prima persona il dolore degli abruzzesi. La forza che unisce le persone nel bisogno e nel dolore va oltre ogni limite e confine e porta le genti a scoprire il lato umano di ciascuno di noi, quello stesso che spesso si perde in questa società moderna a causa dell'individualismo di ciascuno di noi. Ma è qui, in queste situazioni che l'uomo si scopre animale sociale che deve vivere nel collettivo; è qui che si scopre che l'unica cosa che conta è sorreggersi a vicenda per superare le avversità comuni. Quel poco che i capoverdiani potranno fare lo faranno con il cuore in mano, intanto il messaggio che lanciano ai fratelli italiani è quel motto che porta i figli dell'arcipelago a non mollare mai, ad andare avanti sempre anche nelle peggiori situazioni: "Coragem Irmãos", Forza Fratelli!
mercoledì 25 marzo 2009
Corsa con i rifugiati somali
La festa di sport si è tramutata in tragedia. Un atleta di 46 anni, M. F., dell'Atletica Manara di Parma, un'ora e mezza dopo aver terminato la maratona di Roma, è stato trovato privo di vita in via della Polveriera (Colle Oppio) mentre si accingeva a tornare in hotel. Purtroppo le manovre rianimatorie non sono servite a nulla. Nelle strade della Capitale è stata una festa: 120.000 le persone che hanno partecipato alla maratona sin dall'alba. Per lo più famiglie e turisti ma anche molti anziani e ragazzi hanno partecipato all'evento che, come ogni anno, si conferma come un appuntamento caro alla città. Tanto divertimento, solidarietà e voglia di mettersi alla prova; questi gli ingredienti che hanno caratterizzato questa edizione, la quindicesima.
A tagliare il traguardo per primo è stato il 30enne keniano Benjamin Kiptoo Kolum, con il tempo di 2h07'17'', diventato il nuovo record nazionale maschile. Al secondo e terzo posto della gara capitolina altri due atleti keniani, Paul Kiprop Kirui e Joseph Ngeny. Il britannico Richard Whitehead invece ha battuto il record mondiale per la categoria amputati maschile. Record che fino ad oggi non era sceso sotto le 3 ore e 14 minuti. Con 2 ore, 56 minuti e 45 secondi l'atleta si è dunque portato a casa il record mondiale.
Rassegna Stampa di Francesca Vitalini
www.leggo.it
foto di Giusy Muzzopappa
lunedì 23 marzo 2009
Quando un romanzo non appartiene ad un solo popolo
da www.nigrizia.it
Ho assistito al matrimonio di un popolo con la sua letteratura. E ho scoperto un gran romanzo capoverdiano, immerso nella morabeza.
La domenica, da un po’ di tempo a questa parte, invece di oziare come un fantasma dentro casa, rigorosamente in ciabatte e sguardo afflitto (o, come alternativa, andare a qualche pranzone di quelli noiosi e pedanti), vado alle presentazioni di libri. In qualche modo, non mi allontano molto dal mio mondo: scrivo libri, leggo libri, recensisco libri, cerco libri, vado matta per i libri e temo (ormai ne ho la certezza) di essere una libri-dipendente.
Quindi, la domenica, invece di andare in crisi di astinenza, cerco la mia passione con una foga maggiore rispetto a quella che mi prende nei giorni feriali.
In una di queste scorribande domenicali, m’è capitato di conoscere Chiquinho. È un bambino-ragazzo. È furbo, ingenuo, riccio, nero. Ha tante storie nella testa e tanti sogni nel cuore. In lui ci sono anche confusione, rabbia e smarrimento. Ha occhi grandi e membra agili. Allo stesso tempo, però, mi sembra stanco e, anche se giovanissimo, un po’ vecchio. Cammina come uno zoppo, ma poi riesce a correre più veloce del vento.
Ci mostra mondi il piccolo Chiquinho, e in questi mondi ci sono fantasmi, sirene, eroi, cavalieri, primi amori, ultimi amori, la nascita di una coscienza e di una lotta. Ci mostra anche la fame e le contraddizioni, la vita e la morte. Il tutto, immerso in quella "quieta agitazione" che i capoverdiani chiamano morabeza. Sento la morna (un ritmo capoverdiano) accompagnare questo piccolo grande uomo, la morna che ci dà pace e sentimento.
Quello che mi colpisce di più è il modo di ridere di Chiquinho. Attraverso il suo riso, egli insegna. E, alla fine, ti fa piangere e ridere insieme. Se lo incontri, ti cambia la vita.
Naturalmente Chiquinho è un romanzo (Edizioni Lavoro, 2008). È il romanzo di una generazione, di un popolo, di un progetto, di un tragitto. Mi chiedo se l’autore, Baltasar Lopes, fosse pienamente consapevole di quello che stava creando. Anche i più fini scrittori non s’immaginano il futuro della propria opera.
Ma forse Baltasar l’aveva quantomeno intuita. Infatti, Chiquinho non è solo un personaggio, ma anche uno stile di vita, una storia che può essere quella di tutti.
Ero andata all’ambasciata brasiliana, dove si presentava questa opera della letteratura capoverdiana, senza aspettarmi nulla. Non conoscevo né l’autore né l’opera. Ero senza aspettative: solo curiosa. C’era la Capo Verde romana al gran completo a festeggiare l’uscita della traduzione italiana del libro. L’orgoglio di un’intera nazione, racchiuso negli occhi di donne e bambini.
Ho tanti amici capoverdiani e li ho visti schierati al gran completo. C’erano Maria De Lourdes Jesus, Dulce Araujo, Jorge Canifa Alves.
E poi c’erano tanti amici di Capo Verde: da Anna Fresu a Francesca Vitalini, passando dallo speaker filosofo di radio Vaticana, Filomeno Lopes, e il traduttore italiano, Vincenzo Branca, visibilmente emozionato. Tutti a festeggiare un libro.
L’atmosfera mi ha ricordato le feste aroos somale, quando la sposa è portata nella casa dello sposo. Il matrimonio che si festeggiava era quella di un popolo con la sua letteratura.
È stato bellissimo partecipare a un pomeriggio così letterario. Non mi capitava da tempo. Grazie, amici capoverdiani. Grazie di cuore.
venerdì 20 marzo 2009
Maratona di Roma
Roma, 20 mar zo
- Haffan, Abubakr, il «Dieci», Mohammed sono alcuni dei nomi dei 10 rifugiati provenienti dal Corno d'Africa che domenica 22 marzo parteciperanno insieme all'associazione capoverdiana Tabanka onlus alla Roma Fun Run, la storica gara non competitiva organizzata nella Maratona di Roma. I dieci, comunica l'organizzazione, correranno per le strade della capitale sia in difesa dei diritti di chi, come loro, - circa 38mila in Italia, secondo l'Unhcr, l'Agenzia dei Rifugiati delle Nazioni Unite - è costretto ad abbandonare il proprio paese nel timore di subire persecuzioni per motivi legati alla etnia, alla religione, alle opinioni politiche, sia per testimoniare con la loro presenza i tanti colori e le tante realtà che vivono a Roma. L'iniziativa panafricana nasce da un'idea dell'associazione Tabanka onlus, che ha provveduto a rendere possibile la partecipazione dei dieci, in collaborazione con la scrittrice Igiaba Scego, il Centro Asinitas, l'associazione Nielety, il Café Cretcheu e l'emittente capoverdiana Radio B.Leza. red 201226 mar 09.
nella foto: preparativi con Giusy Muzzopappa, Francesca Vitalini e Lucio
Ufficio Stampa di Tabanka onlus, Francesca Vitalini 3393390878
Rassegna stampa
www.corrieredellosport.it;
www.ilvelino.it;
www.runners.it;
www.podistidoc.it;
www.podisti.net
lunedì 9 marzo 2009
OUTSIDERS
GIUGNO
biglietti già acquistabili presso
Teatro dell'ANGELO
via Simone de Saint Bon 19
(metro Ottaviano)
ROMA
Spettacolo teatrale scritto, diretto e interpretato da giovani under 30, giovani capoverdiani di “seconda generazione”, i figli di immigrati nati in Italia o che sono giunti nel nostro paese in età prescolare, con loro anche alcuni giovani italiani che condividono con loro le difficoltà di questa società e la passione per il teatro. Alla difficoltà del vivere l’età adolescenziale, dove tutto è fonte di grande emozione e caos sentimentale, spesso si aggiunge una profonda difficoltà di integrazione culturale ed aspettative familiari che troppo spesso rappresentano il frutto di un stato di emarginazione ed un forte senso di rivalsa nei confronti della popolazione ospite. Questa è la nuova realtà italiana, dove il nuovo multiculturalismo nasconde ancora scenari di forte lontananza culturale.
OUTSIDERS opera del gruppo teatrale RAIZ-LONGE
Scritto da Jessica Costa Moreno e Francesco Talarico
regia Walter do Rosario
interpreti: Linda Evora; Oriana Sena; Corrado Ruffini; Dario di Teodoro; Jennifer Monteiro; Benny Hopffer Almada; Cateline Hopffer Almada.
Uno spettacolo che parla di integrazione, seconde generazioni, razzismo, società, immigrazione. Uno sguardo su una società che sta cambiando più in fretta di quanto possa sembrare, un grido di denuncia proiettato verso un futuro che si preavvisa sempre più pieno di odio e spaccature. Un'analisi a 360° su questa società italiana sempre più multietnica, ma mai così chiusa. Fresco, intenso, arrabbiato, giovane, con un cast d'eccezione: tutto questo è OUTSIDERS.
A show that talks about integration, second generation, racism, society, immigration. A look at a company that is changing faster than it seems, a cry of complaint projected towards a future that you notice more and more full of hatred and division. An analysis at 360 ° on the Italian society increasingly multiethnic, but never so close. Fresh, intense, angry, young, with an exceptional cast: this is all OUTSIDERS.
Un spectacle qui parle de intégration, la deuxième génération, de racisme, de la société, de immigration. Un regard sur une société qui évolue plus vite que ce quil semble, un cri de plainte projetée vers un avenir que vous remarquez de plus en plus rempli de haine et de division. Une analyse à 360 ° sur la société italienne de plus en plus multiethnique, mais jamais si proche. Frais, intense, en colère, les jeunes, avec un casting exceptionnel: tout cela est OUTSIDERS.
Um espetáculo que fala de integração de segunda geração, o racismo, a sociedade, a imigração. Um olhar sobre uma empresa que está a mudar mais rapidamente do que ao que parece, um grito de denúncia projetadas para um futuro que você observar mais e mais cheio de ódio e divisão. Uma análise a 360 ° sobre a sociedade italiana cada vez mais multiétnicas, mas nunca tão perto. Fresco, intenso, irritado, jovem, com um excepcional elenco: trata-se de OUTSIDERS.
Un espectáculo que habla de la integración, la segunda generación, el racismo, la sociedad, la inmigración. Una mirada a una empresa que está cambiando más rápido de lo que parece, un grito de denuncia proyectado hacia un futuro que usted observa cada vez más llena de odio y división. Un análisis a 360 ° sobre la cada vez más multiétnica de la sociedad italiana, pero nunca tan cerca. Fresco, intenso, enojado, joven, con un reparto excepcional: se trata de OUTSIDERS.
OUTSIDERS è un progetto di Tabanka onlus finanziato dall'Unione Europea Gioventù in Azione, e vede il patrocinio dell'Ambasciata del Capo Verde in Roma.
Cooperazione internazionale
Con la F.A.I (Fondo aiuti internazionali), Svizzera – ristrutturazione di 10 case per famiglie disagiate nella capitale capoverdiana, Praia. La realizzazione di questo progetto ha visto scendere in campo per la prima volta Tabanka onlus che ha potuto contare sul lavoro congiunto degli assessori del Comune di Praia. Le sinergie tra le parti ha portato alla realizzazione del progetto in meno di dodici mesi sotto la sorveglianza tecnica di un socio della onlus già presente sul territorio.
2006:
Con L’ISTITUTO DELLE COMUNITA’ a Capo Verde e il PROVINCIA DI ASCOLI PICENO - realizzazione di 2 progetti: laboratorio del cucito in S. TOME’ e PRINCIPE la costruzione di un pozzo d’acqua in Angola. I due progetti realizzati fuori da Capo Verde ha potuto contare comunque sull’aiuto di una struttura governativa capoverdiana come lo è l’ISTITUTO DELLE COMUNITA’ (IC) e sul Provincia di Ascoli Piceno. I due progetti sono stati indirizzati ad aree con un’alta percentuale di povertà e con una consistente presenza della diaspora capoverdiana.
2008:
Con la PROVINCIA DI VITERBO – realizzazione di 100 servizi sanitari per Praia. In un discorso di ammodernamento urbanistico, sociale e sanitario della Capitale, l’allora sindaco Filisberto Vieira chiedeva alle varie associazioni della diaspora un contributo economico da impiegarsi nelle varie famiglie con maggiori difficoltà economiche della capitale. Tabanka ha potuto contare sulla Provincia di Viterbo per la realizzazione del progetto.